Pod mod: evoluzione o involuzione dello svapo?
Questa è la domanda che negli ultimi mesi anima social e forum dedicati a questo mondo, il vaping.
Per avere un quadro di come questi sistemi abbiano influito sul mondo della sigaretta elettronica, dobbiamo riuscire prima a comprendere a quale target di utenza si rivolge, e quali sono le caratteristiche principali che ne hanno determinato l’espansione a macchia d’olio.
Compattezza, facilità d’uso, spesso tiro automatico e resistenze performanti (considerando le dimensioni) insieme a prezzi contenuti ed accessibilissimi, ne hanno dichiarato un successo di vendite incredibile.
Chi sta in negozio, lo sa, la domanda che si rivolge spesso agli operatori è quasi sempre uguale, piccola comoda e leggera… Ed ecco che la pod fa capolino dalle vetrine. In realtà oltre ai neofiti che la trovano semplice e comoda, ha anche trovato affermazione tra vapers esperti, abituati a sistemi ben più complessi e prestanti, che comunque in molti casi ne apprezzano la rapidità d’uso e la facilità di utilizzo.
Ma chi o cosa ha rivoluzionato e fatto da battistrada alle pod?
Chi non ricorda la “Minifit“? In tanti, tantissimi, presi dalla curiosità, l’hanno presa e provata. Da allora, nel arco di poco più di un anno è a conti fatti diventato, quasi un fenomeno di massa.
Elencare tutte le pod presenti sul mercato sarebbe un impresa titanica e servirebbe uno spazio esagerato, e tempo per leggere, per cui eviteremo di tediarvi con uno sterile elenco. Ci limiteremo ad elencare quali le più interessanti presenti oggi.
Senza dubbio la sopracitata Minifit, in qualità di capostipite del genere, e poi non si possono escludere altre 3 davvero interessanti Zeep by Ud, VStick pro by Quawins ed EQ filter by Innokin. Caratteristica comune alle ultime 3 elencate è la presenza di un filtro in cotone che ricorda sia come forma che come sensazione alle labbra, una sigaretta tradizionale, rendendo il passaggio dal fumo analogico al vapore meno “traumatico” per il fumatore, caratteristica che insieme al tiro automatico, senza pulsante, le rende difatti davvero “friendly” da usare. Sia V-Stick che Zeep hanno possibilità di essere usate anche con un pratico Power Bank (di costruzione Quawins) che le rendono utilizzabili tutto il giorno senza problemi di autonomia, cosa che manca alla EQ FLTR.
-
9.90€
One Mini Lite Kit – Puff
9.90€Pod Mod comoda, pratica, ed economica, con batteria integrata da 320mAh e 12W di potenza.
-
21.90€
Argus Pod SE – Voopoo
21.90€Argus Pod SE di Voopoo: pod mod con batteria 800mAh, ricarica USB-C, capacità 2ml, potenza 18W, cartuccia Argus 0.7Ω/1.2Ω, indicatore LED, flusso d’aria regolabile.
-
OFFERTA LIMITATAIl prezzo originale era: 18.90€.15.20€Il prezzo attuale è: 15.20€.
VStick Pro – Quawins
Il prezzo originale era: 18.90€.15.20€Il prezzo attuale è: 15.20€.Versione DS Coil Inside
A detta nostra preferiamo la Zeep. Il motivo? Presto detto, il sistema di controllo della pod ne blocca l’uso in caso di fine liquido nel serbatoio, evitando così di svapare senza liquidi e bruciare la resistenza.
Per questo a nostro parere la Zeep è una spanna superiore alle altre, che comunque restano prodotti senza dubbio validi e soddisfacenti.
In dubbiamente una INVOLUZIONE DELLO SVAPO.:
e anche del suo principio base = far smettere di fumare.
Infatti, in sistesi, le pod sono un sistema ideale per le multinazionali del tabacco, che affosseranno i “sistemi aperti” (gli unici che consentono una modulazione, fino allo zero, personalizzata della nicotina contenuta) ed incentiveranno quelli chiusi (dove non sai che c’è dentro..), ad alto contenuto di nicotina, cioè di quella sostanza che non ti farà mai smettere d’esser schiavo di essa (sia fumando che svapando)!
Le multinazionali il loro obbiettivo l’hanno si raggiunto:
farti esser schiavo della nicotina (quella tassata!) analogica come di quella digitale, e riuscendo (finora) a frenare vergognosamente lo sviluppo della vera e-cig, riuscendo anche a far (ingiustamente) tassare anche i liquidi a zero nicotina.!!
Senza parlare del DEVASTANTE impatto ambientale causato dalle “usa e getta”, unitamente al fatto d’esser vendute a prezzi esorbitanti.!
Utilità delle Associazioni di settore? Pari a zero!…se non addirittura controproducenti.
Specie in Italia, ovviamente.