Quale filo resistivo utilizzare?
La scelta del filo, per le resistenze di un atomizzatore, è legata principalmente al tipo di atomizzatore che si vuole rigenerare. Il presente articolo non vuole fornire una descrizione esaustiva di tutti i possibili materiali e tipologie di fili resistivi, è piuttosto un insieme di linee guida per orientarsi nella scelta del filo per rigenerare, per semplificare la ricerca del setting migliore per il proprio atomizzatore e per i propri gusti.
Il parametro principale da prendere come riferimento per la scelta del filo è la resistività del materiale. La resistività o resistenza elettrica specifica è una misura dell’attitudine di un materiale omogeneo ad opporre resistenza al passaggio della corrente elettrica. Detta in parole povere, è una caratteristica del materiale, un po’ come il peso specifico. Si misura in Ohm per metro, o anche in Ohm per millimetro. Senza addentrarsi nelle definizioni di chimica e fisica, per le quali è consigliabile una ricerca più approfondita su fonti più autorevoli, ciò che è interessante di questa caratteristica dei materiali è che la resistenza dipende da essa:
Nella formula si vede che la resistenza (R) è direttamente proporzionale a resistività (ρ) e lunghezza del filo (L), ma inversamente proporzionale alla sezione del filo (A).
In termini semplici, la resistenza aumenta all’aumentare di resistività e lunghezza, ma diminuisce all’aumentare della sezione, quindi:
- filo più spesso -> resistenza più bassa
- filo più stretto -> resistenza più alta
- filo più corto -> resistenza più bassa
- filo più lungo -> resistenza più alta
I 3 parametri da scegliere per creare una resistenza
- La resistività, e quindi la scelta del materiale di cui è composto il filo (Acciaio, Kanthal, Nichrome, ecc.)
- La sezione, lo spessore del filo (26ga, 28ga, ecc.)
- La lunghezza del filo (diametro e quantità di spire)
Una resistività più bassa fornisce maggiore reattività del filo, il filo si scalda più velocemente. Un filo più sottile sarà parimenti più reattivo di un filo più spesso.
Una maggiore sezione e lunghezza del filo aumenta la superficie a contatto con il liquido e, di conseguenza, la quantità di vapore generato.
Ci sono ovviamente dei limiti. Valori di resistenza troppo bassi possono sovraccaricare la batteria, in quei dispositivi in cui non è presente la protezione da corto circuito/scarica eccessiva. Molti dispositivi non accettano resistenze inferiori a 0.15 Ohm, soprattutto le box circuitate a batteria singola. Sui dispositivi meccanici è molto importante fare attenzione a non sovraccaricare la batteria, in quanto possono verificarsi emissioni di liquido corrosivo, scintille e nei casi peggiori, esplosioni della batteria.
Queste situazioni spiacevoli si possono verificare, oltre che per difetti delle batterie, o dei dispositivi, quando la resistenza è troppo bassa e la batteria viene sovraccaricata dall’eccessiva richiesta di energia.
Per spiegare questo fenomeno basta applicare la legge di Ohm:
V = R x I
da questa legge fondamentale, e sapendo che la Potenza, in fisica è definita come:
P = V x I
e si misura in Watt
Si ricava che:
P = V² / R
Ovvero: la potenza è pari al quadrato della tensione, diviso il valore della resistenza.
Ipotizzando di avere una resistenza di 0.1 Ohm e di collegarla ad una batteria carica a 4.2V, si ha:
P= 4.2² / o.1 = 176,4 W
Prima di collegare la resistenza ad un dispositivo senza protezioni, come un tubo o una box meccanica, è bene fare questi calcoli e verificare se la batteria in uso è indicata per il valore di potenza richiesto, in alternativa cambiare resistenza. In ogni caso, è estremamente consigliato a chi non ha esperienza l’acquisto di box con circuito di protezione.
Per fortuna i calcoli visti precedentemente possono essere svolti da applicazioni per cellulare o reperibili sul web. Un’applicazione molto interessante è Steam Engine.
Steam Engine
Inserendo il tipo di materiale, la resistenza che si vuole ottenere e la dimensione delle spire, il sistema calcola automaticamente quante spire fare, e fornisce informazioni sull’Heat Flux, espresso in mW/mm². Quest’ultimo parametro è molto utile per capire con quanti watt (e relativo voltaggio) bisogna alimentare la resistenza per produrre il corretto flusso di calore. In genere un Heat Flux tra i 200 e i 300 è l’ideale, oltre si rischia di surriscaldare troppo e quindi di avere un vapore troppo caldo, sotto i 200 il vapore potrebbe essere troppo freddo e non veicolare correttamente il gusto dell’aroma.
Scelta del materiale e del tipo di filo
In commercio esiste una varietà di fili adatti alla rigenerazione delle sigarette elettroniche. Si consiglia di acquistare filo adatto alle sigarette elettroniche, perché la lavorazione è stata effettuata con lo scopo di ridurre a livelli trascurabili l’emissione di sostanze dannose per l’organismo quando il filo si scalda. Si raccomanda inoltre di affidarsi a marche “riconosciute”, e di evitare fili di dubbia provenienza. Lo svapo dovrebbe aiutare a preservare la salute, rovinarsela per risparmiare pochi euro non ha molto senso, visto il costo irrisorio di un rocchetto di filo.
Le leghe più utilizzate sono: il Kanthal, il Nichrome, l’Acciaio, il Nichel, il Ni-Fe e il Titanio.
Kanthal, Nichrome e Acciaio, possono essere utilizzati in modalità vari-watt, bypass e con dispositivi meccanici. Sono largamente utilizzati sia per svapo di guancia (MTL) che di polmone (DTL).
Nichel, Ni-Fe e Titanio sono da usare solo in modalità controllo di temperatura (TC). Se il proprio dispositivo non supporta la modalità TC, utilizzare altre leghe. Sono principalmente usate per svapo di guancia (MTL).
Molti dispositivi supportano, tra le modalità di controllo temperatura, anche l’Acciaio.
Come linea guida generale, il Nichrome e l’Acciaio sono più reattivi del Kanthal, questo rende i due materiali la scelta preferita per lo svapo di polmone (DTL), ma si tratta solo di statistiche, la scelta del materiale dipende dai gusti dello svapatore, per cui non ci sono controindicazioni nell’uso del Kanthal per DTL, o dell’Acciaio per MTL, scegliendo l’opportuna sezione del filo e dimensionando la resistenza in base al risultato che si intende ottenere.
Oltre ai fili semplici, esistono anche fili come il Clapton. Il Clapton è ottenuto avvolgendo un filo (anima o core) con un altro più sottile (wrap). In ogni caso le leghe utilizzate sono quelle elencate precedentemente. Le tipologie di Clapton principali sono quello semplice e il fused clapton, in cui il core è composto di due o più fili paralleli. Esistono fili Clapton dimensionati sia per MTL che per DTL.
Discorso a parte meritano le coil complesse come le Alien Coil o le Staggered coil, usate per lo svapo di polmone.
Sezioni filo e diametro coil
La scelta della sezione del filo deve essere fatta in relazione al tipo di svapo, se MTL o DTL, e in base alle dimensioni del deck.
Bisogna tenere presente che più il filo è spesso, maggiore è la potenza richiesta per scaldarlo, e, di conseguenza, maggiore è il calore prodotto. In generale, resistenze “grosse” (come dimensioni, non come misura in Ohm), producono più calore, quindi bisogna tenerne conto in base all’atomizzatore che si vuole rigenerare.
Con un atomizzatore da MTL, con una campana stretta e un deck da 18mm non ha senso usare fili spessi o Clapton, in quanto l’elevato calore scalderà rapidamente tutto l’atomizzatore rendendo poco piacevole la svapata, così come un filo sottile in un atomizzatore DTL non produrrà sufficiente vapore. Anche fare resistenze con diametro delle spire superiore a 2.5mm in un atomizzatore piccolo, potrebbe avere poco senso, sempre per le problematiche legate al calore.
Una linea guida per lo spessore del filo è riportata nella tabella di seguito. Bisogna tenere presente che si tratta solo di un’indicazione di massima valida per Kanthal, Nichrome e Acciaio.
AWG | mm | Uso consigliato |
---|---|---|
20GA | 0.81 | DTL |
22GA | 0.65 | DTL |
24GA | 0.51 | DTL |
26GA | 0.4 | DTL/MTL |
28GA | 0.32 | MTL |
30GA | 0.25 | MTL |
32GA | 0.2 | MTL |
La dimensione delle spire, in genere varia da 1.5mm a 3.5mm. Come linea guida generica, se le spire sono più strette non è consigliabile avere resistenze troppo lunghe (fare troppe spire), per non avere problemi di alimentazione e bruciare il cotone nel centro della resistenza. Chiaramente dipende anche dalla scelta di separare le spire o fare delle micro-coil.
Nella speranza di aver chiarito un po’ di dubbi riguardo la scelta del filo, ti invitiamo a visitare il nostro store e a dare un’occhiata all’assortimento di fili per rigenerare nella sezione dedicata. In caso di dubbi, contatta il servizio clienti, sempre disponibile a fornirti tutte le indicazioni utili.